11 feb 2010

Batman, Gotham City e le tabelline



Dunque eccoli, i dati che testimoniano la straordinaria efficacia della svolta sulla sicurezza cittadina. L'assessore Milone li espone trionfalmente, come mercanzia pregiata, sul sito del quotidiano “La Nazione”: "le persone identificate da agosto a oggi sono state 5.525 di cui 3.537 stranieri, 9 le perquisizioni effettuate, 82 le denunce, 8 gli arresti" (5 febbraio 2010).
Non è la prima volta che sui temi della sicurezza e dell'immigrazione ci si imbatte in una elencazione poco ragionata di cifre e numeri. In questa circostanza si verifica però un effetto paradossale: se quei numeri s'interpretano, e non ci si limita a pronunciarli con un atto di fede come si fa a scuola quando si cominciano a studiare le tabelline, se ne ricava la prova più clamorosa della straordinaria inutilità dell'operazione 'Militari a Prato'.
Proviamo a mettere in fila qualche piccolo ragionamento.
I dati presentati da Milone ci dicono che due identificazioni su tre riguardano persone migranti (3.537 su 5.525). Già qui c'è molto da dire, perché siamo in pieno 'racial profiling': con questa espressione s'intende l'inclusione delle caratteristiche etniche o razziali nella valutazione delle propensioni di una persona a commettere atti illegali o un determinato tipo di crimine. Si tratta – ammettiamolo - di una scelta coerente: secondo la nuova giunta sono i migranti a causare la criminalità, e di conseguenza gran parte dei controlli devono essere concentrati su di loro.
D’altra parte, anche prendendo per buone le favolistiche cifre sul numero di cittadini stranieri presenti a Prato formulate ripetutamente dal sindaco e dall'assessore alla sicurezza (70.000 cinesi, all’armi!!!), si arriva ad una incidenza percentuale dei cittadini stranieri sul totale della popolazione presente in città (circa 190.000 persone) che non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella contenuta nelle cifre presentate dell'assessore (ripetiamola, questa percentuale, perché si fissi meglio nella mente: il 65% delle persone identificate è di nazionalità straniera). Ora, proprio perché la selezione delle persone da identificare non è guidata da criteri casuali, ci si aspetterebbero degli esiti che almeno giustifichino il costo del mantello da Batman indossato dall'assessore Milone per sorvolare - occhiuto e silente - su Prato/Gotham City. E invece no, ahinoi: perché le denunce sono in tutto 82, gli arresti - addirittura - 8 ("tutti di extracomunitari" si annuncia, a scanso di equivoci).
Per quanto riguarda le denunce non è chiara la nazionalità delle persone. Ma anche volendo presumere che tutte quelle indicate siano a carico di cittadini stranieri, e limitandosi a considerare l'incidenza dei denunciati (82) sul totale delle persone straniere identificate (3.537), la percentuale risultante si attesta su un non indimenticabile 2,3%. Istat indica che nell'intero territorio nazionale - gli ultimi dati disponibili, relativi al 2005, sono stati recentemente ricordati da Tito Boeri -, le denunce sono poco più di 4.000 per 100.000 abitanti. Per quanto riguarda gli arresti, infine, il pauroso dato indicato da Milone (8: dicesi otto), si traduce in una percentuale pari allo 0,2% delle persone straniere identificate. In assenza di dati comparativi di riferimento, non è difficile immaginare che se si effettuassero identificazioni casuali - ma casuali davvero - su 5.500 persone, sarebbe statisticamente quasi impossibile non registrare la presenza di un numero di persone passibili di provvedimenti restrittivi della libertà personale pari o superiore a 8 (dicesi: otto).
Facciamo così: lasciamo che passi il Carnevale, e speriamo che l’assessore Milone riponga nel baule il vestito da Batman.

Nessun commento:

Posta un commento

ETICHETTE